Vitivinicolo

Lavorare fianco a fianco ad importanti realtà del panorama internazionale ha fatto si che il Know How di Centocinquanta si sviluppasse nel corso degli anni in maniera omogenea e pragmatica.

Vitivinicolo

Problemi riscontrati
La produzione di qualità è ormai un elemento di pregio che contraddistingue le cantine. La competenza enologica e la capacità di frequentare le migliori fiere internazionali ha consentito un rapido sviluppo di un settore nato spesso come attività artigianale e trasformatosi in fenomeno moda di alta qualità. Ciò che ancora manca, è la capacità di coniugare le leve del marketing con il controllo di gestione affinchè la marginalità per annata sia correttamente stimata e non si rischi di appesantire il magazzino di stoccaggio con vini invenduti. Al tempo stesso è necessario declinare correttamente quali siano gli obiettivi da assegnare alla rete vendita e per cliente.

Esigenze rilevate

  • Accrescere le competenze di pianificazione;
  • Gestire correttamente le procedure di qualità
  • Applicare rigidi criteri di controllo della filiera
  • Conoscere la marginalità dei propri prodotti
  • Utilizzo corretto della procedura acquisti e dello scarico delle materie prime da distinta base
  • Attenzione al sistema di qualità e distinzione tra Bio e Convenzionale
  • Accrescere le opportunità verso l’estero
  • Conoscere gli obiettivi commerciali e ribaltarli sull’acquisto da fornitori esterni o sulla produzione propria
  • Declinare strategie marketing e commerciali in grado di accrescere la brand awareness e la fedeltà alla marca

Struttura organizzativa

Definire correttamente le mansioni di tutti gli addetti, dal responsabile di produzione, al magazziniere, agli operai, al manutentore, così come del responsabile amministrativo e del direttore vendite

Procedure e formazione

Definire le procedure e formare il personale adeguandolo al ruolo al quale sono chiamati

Formazione alla vendita

Rafforzare le tecniche di comunicazione utili alla vendita e al coordinamento della rete commerciale

Automation

Automatizzare i processi affiancando l’azienda nella software selection e nella successiva implementazione dei gestionali di produzione, contabilità e di magazzino

Lezioni Apprese

Lezione 1

è necessario creare un clima che infonda fiducia, affinchè i diversi attori si aprano al confronto costruttivo. A tal fine è indispensabile creare dei team con Proprietà; Responsabili di campagna; Tecnici Software gestionale; Queste riunioni – se ben gestite – faranno emergere le aree critiche e i relativi progetti di miglioramento.

Lezione 2

Gli interlocutori devono osservare che le discussioni e le soluzioni identificate collegialmente si trasformano in progetti e si realizzano, in tal maniera prendono fiducia sul funzionamento del team.

Lezione 3

Le procedure discusse e approvate collegialmente hanno bisogno di un periodo di transizione in cui ciascuno possa assimilarl. Se ci si limitasse semplicemente a definirle non verrebbero correttamente applicate. Per tale ragione è necessario identificare una figura interna che assuma il ruolo di supervisore.

Formalizzazione, alcuni esempi di procedure

I workshop strategici consentono di stendere le diverse procedure volte all’informatizzazione e alla revisione delle procedure nel tempo. Revisione che deve essere figlia delle analisi economico finanziarie e dei riscontri provenienti dal mercato, correttamente decodificati e indirizzati.

  • Procedura acquisti: suddividere correttamente le responsabilità di richiesta d’acquisto, da quelle di ordine d’acquisto e di tesoreria implicano la identificazione delle responsabilità in capo a soggetti con punti di vista differenti.
  • Procedura vendite: la vendita presso la grande distribuzione organizzata costringe le imprese a tenere sotto controllo gli affidamenti onde evitare una eccessiva concentrazione del rischio nelle mani di pochi grandi clienti.
  • Procedura di codifica dei nuovi articoli sul gestionale
  • Revisione periodica dei listini, creazione dei canvass e trasmissioni alla rete vendita
  • Creazione distinte base: pianificare correttamente il blend pretende un lavorìo sapiente di carico e scarico di magazzini di semilavorati, tali magazzini a loro volta devono essere correttamente valorizzati all’interno di un processo a flusso continuo per dare vita ad uno scarico su bottiglia che altrimenti rischia di essere velleitario.

Procedure per la selezione del personale

Raccogliere e processare i curricula è un’esigenza molto avvertita in questo ambito, stante il turnover tipico sul mercato del lavoro connesso a questo settore. Per tale ragione, automatizzare la raccolta, lo screening e regolamentare la selezione si rivela un punto estremamente vantaggioso.

Analisi delle competenze

E’ bene che l’intera azienda abbia sempre contezza delle competenze attuali del suo personale. In tal maniera può comprendere quanto queste siano adeguate al ruolo e quali attività formative debbano essere poste in campo per migliorare i punti critici. A tal fine viene definito una check list delle competenze del Responsabile di Campagna, dell’operaio, del magazziniere, del responsabile dei trattamenti, dell’agronomo. Ogni check list viene compilata trimestralmente per ogni dipendente dal livello superiore in collaborazione con il diretto interessato affinché non sia visto come uno strumento punitivo, bensì come strumento pedagogico e di affiancamento.

Controllo di gestione

L’attività di miglioramento della produttività e capacità sul punto vendita corre in parallelo alla definizione della marginalità per ogni punto vendita.

  • Si procede alla definizione dei Centri di Costo e Centri di Ricavo;
  • Si definiscono i driver di ribaltamento dei vari costi/ricavi quando i costi sono indiretti.
  • Si procede alla verifica del corretto funzionamento delle imputazioni contabili
  • Si estrapolano quindi i report

Affiancamento

Successivamente al periodo di elaborazione delle varie procedure, si procede all’affiancamento all’implementazione delle stesse insieme ai responsabili.

Spiegare dettagliatamente le procedure e viverle in una prima fase con i diretti interessati rompe quel diaframma di incomprensione e diffidenza e permette di attivare la persona sulla procedura da compiere.

KPI

Una volta individuati i vari obiettivi, si procederà con la definizione dei relativi indicatori di performance.

Ad esempio:

  1. Aumento gamma prodotti venduti agli stessi clienti;
  2. Aumento numero clienti;
  3. Riduzione costi di manutenzione straordinaria;
  4. Riduzione costo da rilavorazioni;
  5. Ottimizzazione costi logistici;
  6. Riduzione fermi macchina.