Contributi e finanziamenti agevolati per Contratti di filiera e Distretto

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Il Ministero delle Politiche Agricole ha approvato i criteri generali per l’attuazione dei Contratti di filiera e di distretto e per il finanziamento dei relativi programmi di investimento con importo complessivo tra 4 e 50 milioni di euro.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto capitale, con intensità variabili a seconda della tipologia e della localizzazione dell’investimento, e del finanziamento agevolato, fino al 100% delle spese ammissibili.

I soggetti proponenti del Contratto di filiera e del Contratto di distretto possono essere:

– società cooperative agricole e loro consorzi, consorzi di imprese, organizzazioni di produttori agricoli e loro associazioni riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

– società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, società cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;

– associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;

– reti di imprese che hanno già sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;

– rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari individuati dalle Regioni ai sensi dell’art. 13, d.lgs. n. 18 maggio 2001, n. 228.

I soggetti beneficiari, invece, possono essere:

– imprese anche in forma consortile, società cooperative e loro consorzi, nonché organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare;

– organizzazioni di produttori agricoli e loro associazioni riconosciute ai sensi della normativa vigente;

– società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 % del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente.

Per quanto concerne gli investimenti ammissibili, sono:

– investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;

– investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la loro commercializzazione;

– investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, nei limiti individuati nei provvedimenti di attuazione dei criteri;

– costi per la partecipazione dei produttori agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti del settore;

– progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

Le domande potranno essere presentate a sportello al Ministero delle Politiche Agricole.