Nuovi adempimenti in materia di rifiuti per la PA e le società dei servizi

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Articolo a cura dell’ Ing. Daniela Alchirafi

Con le delibere 443/2019/R/rif e 444/2019/R/rif vengono pubblicate le nuove disposizioni in materia di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e la definizione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018 – 2021.

Dette disposizioni sono state emesse dall’ ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che ai sensi della L. 205/2017 ha acquisito funzioni di regolazione e controllo del ciclo dei rifiuti.

L’ intento dell’ autorità è quello di “normalizzare” – a livello nazionale – il servizio di igiene urbana, sia da un punto di vista economico che tariffario nonché di performance e di servizio erogato e percepito.

Il metodo tariffario interviene e si introduce effettivamente anche per i contratti in essere ed impone delle novità, una per tutte, l’introduzione del costo reale del servizio (e non presunto come in precedenza), nonchè l’unbundling e dunque la separazione contabile dei costi per tipologia dei servizi ed utenze (utenze domestiche e non domestiche/commerciali).

In sintesi: l’applicazione delle delibere 443 e 444 si rivolge al gestore/gestori dei servizi di igiene urbana (che operano in quota parte nell’espletamento del servizio) ed agli Enti che hanno contatto con i gestori (Comuni). Si traduce in una revisione tariffaria che possa essere commisurata alla produzione, al servizio effettivamente erogato con l’introduzione di indicatori di performance utilizzabili anche dall’utente. L’utente viene posizionato al centro del servizio e per tal motivo deve avere contezza e possibilità di comprensione dei servizi erogati e per i quali ha diritto, nonchè del corrispettivo che è tenuto a pagare.

Tutto quanto previsto nelle delibere impone strumenti di trasparenza quali sito internet, aggiornato con i dati di raccolta, piani di lavori, modulistica per i reclami, segnalazioni e customer satisfaction, app specifiche ed opportune campagne di sensibilizzazione ambientale.

I primi adempimenti prevedono, con scadenza al 18/02/2020, la compilazione e trasmissione dei dati e delle informazioni da parte dei soggetti che al 31 dicembre 2018 effettuano ed effettuavano attività di gestione tariffe e rapporti con gli utenti (anche nel caso siano comuni).

Entro il 30/04/2020 il Comune deve approvare le tariffe da applicarsi agli utenti, una volta ricevuto il PEF validato e corredato da tutte le determinazioni di competenza.