Quali dinamiche possono rallentare la crescita dell’impresa?

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Fare impresa richiede capacità di innovare, generare margini e fidelizzare il cliente; cosa potrebbe impedirci di continuare ad accrescere il valore? Quali rischi potrebbero inficiare decenni di duro lavoro?

Ecco alcuni esempi:

– Avere pochi grandi clienti può portare a repentine fluttuazioni di fatturato cui si riconnettono rischi di liquidità;

– La mancata fornitura di una materia prima posseduta da pochi fornitori può bloccare la produzione.

– L’errata o assente tracciabilità può condurre ad enormi costi di ritiro e alla perdita di credibilità nel caso di lotti non conformi.

– Una errata gestione della contrattualistica con il cliente o con il fornitore può ridurre la capacità di agire in giudizio anche quando si ha ragione.

– Un incidente sui luoghi di lavoro oltre a mandare in tilt la supply chain può condurre a responsabilità per l’amministratore.

– La perdita di dati, causati da virus informatici o da dipendenti, può causare danni ai quali l’azienda non è preparata.

– Le variazioni climatiche e l’aumento di virosi.

 

Quanto tempo verrebbe distratto se accadessero fatti come questi? Quanta energia! E’ tempo sprecato poichè distolto alle iniziative utili ad assicurare la crescita dell’azienda.

Inoltre dare priorità alla “gestione” dell’imprevisto permette di maturare una competenza manageriale che permette al Manager/titolare d’azienda di pianificare in modo più completo e funzionale, focalizzando le potenziali aree di rischio identificate

Crescere bene è una impresa complessa e oggi richiede cautele sempre maggiori, per tale ragione vogliamo indirizzare la nostra attenzione al Risk Management, affinchè la consapevolezza aziendale sugli standard da adottare tramuti questi punti di debolezza in punti di forza: quanto lucra chi rimane in un mercato funestato da fenomeni che bloccano la produzione? Da che parte vogliamo stare?