Il Medio Oriente apre le porte all’agroalimentare Siciliano

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Poche settimane fa si è conclusa la fiera Gulfood di Dubai, quasi centomila presenze e novemila espositori per una fiera che rappresenta bene le potenzialità del mercato del medio oriente, abbiamo accompagnato Inside Sicily che lì sta aprendo il mercato alle imprese agroalimentari siciliane.

Abbiamo notato alcuni aspetti:

– il mercato di Dubai attrae i paesi limitrofi, Dubai è – di fatto – un grande centro commerciale a beneficio del medio oriente. Il medio oriente sta sviluppando un gusto che lo avvicina più allo standard “americano” che a quello europeo; non abbiamo notato la maniacale attenzione al food gourmet che imperversa in Europa, ed è un mercato che non mostra grande curiosità per la cucina, nè per i cibi della nostra tradizione italiana. Vi sono diversi ristoranti italiani, ma non vi è profusione di manicaretti italiani.

– Vi è un incredibile “italian sounding”, ogni padiglione presenta prodotti dal nome italiano ma a questo non fa seguito alcuna ricerca della qualità. La nostra conclusione è che lo sforzo va concentrato sulle materie prime soprattutto se possono godere del marchio Halal e sulle bibite analcoliche.

– È, inoltre, mercato composto da consumatori che non hanno l’abitudine di consumare nei ristoranti, prediligendo invece l’asporto. Questo rende difficile il contatto con il consumatore finale nonchè la scelta della catena distributiva.

Se l’azienda sta cercando una location per fare base nel medio oriente, magari puntando lo sguardo all’Iran, la piazza di Dubai offre delle aree No Tax molto interessanti. Va subito chiarito che, prendere sede in un’area no tax vuol dire che se il prodotto viene venduto a Dubai dovrà essere importato a Dubai e lì dovrà pagare le tasse, mentre il reddito prodotto nella no tax area è esente per un numero molto elevato di anni.

Per un approfondimento: “3 Modi per internazionalizzare in Medio Oriente e negli Stati Uniti” leggi l’articolo